Finalmente puoi scegliere liberamente quello che ti serve davvero per risolvere i problemi che la tua azienda sta incontrando.
Come? Tramite un consulente aziendale.
Parliamo quindi di una categoria di professionisti che sono fondamentali per lo sviluppo dell’economia. La consulenza aziendale viene anche chiamata “consulenza di direzione” oppure “management consulting”, è un settore in rapido sviluppo, oltre 23.000 società.
La consulenza aziendale si occupa dei diversi aspetti della vita aziendale, dalla produzione, all’amministrazione, la finanza, il diritto, il marketing e molto altro ancora fino all’IT consulting.
La domanda fondamentale è, affideresti ad una consulenza aziendale il presente e il futuro della tua impresa?
Dare una risposta positiva è facile, però i consulenti aziendali sono persone come altre e non tutti vanno bene per tutte le realtà aziendali, bisogna trovare quello giusto per competenza e per empatia con l’imprenditore/ titolare.
Diverse società di consulenza propongono i loro servizi pensando alla tipica situazione dell’impresa italiana in difficoltà che detto tra noi è:
a) Verificare la capacità dei propri collaboratori
Questo approccio è corretto? Potrebbe, anche se non è certamente esaustivo delle problematiche che una azienda può incontrare.
Se sei alla ricerca di un vero aiuto il consulente aziendale può darti una grande mano, ma come fai a sapere che è quello giusto per te?
Il modo più semplice è quello di verificare se gli interventi proposti avranno successo solo nel breve periodo (3 o se 4 mesi) oppure sono pensati per un lungo periodo (1 o 2 anni) in altre parole se agiranno in maniera strutturale sull’azienda o se saranno solo un cerotto su una ferita grave che continua a sanguinare.
Riprendiamo i due casi evidenziati prima:
a) verificare la capacità dei propri collaboratori
La prima cosa da verificare e se i mancati raggiungimenti degli obiettivi dell’azienda, siano dovuti principalmente ad una carenza di strategia da parte dell’azienda, da una carenza motivazionale o da entrambi.
Nel caso di mancata strategia è chiaro che bisogna agire immediatamente implementando una strategia commerciale vincente che operi tenendo conto della situazione del mercato di riferimento e delle esigenze dei singoli clienti.
Nel secondo caso, mancanza di stimoli e motivazioni, bisognerà operare prettamente sulle motivazioni dei singoli collaboratori elaborando obiettivi personali, corsi formativi e motivazionali nella quale l’azienda si metterà in discussione ascoltando le problematiche e le esigenze dei singoli collaboratori, prendendo poi le misure necessarie, in casi estremi sostituendo alcuni collaboratori non all’altezza
Nel terzo caso (mancanza di strategia e motivazioni basse) basterà implementare una valida strategia che molto probabilmente servirà anche come stimolo ai collaboratori, magari facendoli partecipare alla definizione della strategia in quanto conoscitori veri del mercato esterno.
b) Aumentare il fatturato
questo è solitamente un punto altamente critico dell’azienda, non sempre facilmente riconducibile ad una causa sola, le cause possono nascondersi ovunque, da una strategia di vendita non all’altezza (prezzo fuori mercato o qualità non al livello dei competitors), a cause esterne, quali condizioni di mercato mutate e non ancora recepite dall’azienda.
E’ anche vero che potrebbe esserci un problema di commerciali che dopo tanti anni non cercano più di ampliare il portafoglio clienti, ma semplicemente gestiscono i clienti già acquisiti così da non dover fare tanta fatica a portare a casa gli obiettivi minimi. Come risolvere questo problema?
In questo caso non ci sono molte vie da seguire, o si motivano i commerciali con vari corsi di tecniche di negoziazione e con una nuova politica commerciale dove però alcuni obiettivi saranno comuni, cioè una parte del premio è vincolato al fatto che tutti raggiungano gli obiettivi assegnati.
Se uno o più colleghi non raggiungono i propri obiettivi gli altri commerciali avranno solo due vie da seguire fatturare di più per colmare la mancanza o aiutare i propri colleghi a fare di più.
Ovviamente esiste anche una ultima ratio, la sostituzione dei commerciali con altri nuovi più formati e più motivati, ma questo ha un costo intrinseco non secondario.
E se il problema fosse invece legato ai prodotti/ servizi non più appetibili dal mercato perché obsoleti e/o perché con un listino prezzi totalmente fuori mercato?
Beh in questo caso la soluzione dovrà per forza essere una forte auto critica della azienda che dovrà verificare la fattibilità di rendere nuovamente appetibili i prodotti/ servizi con un listino prezzi adeguato al mercato di riferimento.
Questo però comporterà la necessità di avere a disposizione capitali da investire in sede di R&D non è detto che ci siano.
Quindi ci sarà il forte rischio che l’azienda nonostante tutti gli sforzi del titolare e dei consulenti aziendali nel cercare la soluzione più idonea (ricerca di capitali freschi da investire in azienda, nuovi soci etc etc ) dovrà essere ceduta a qualcuno con le giuste risorse per il rilancio o in alternativa l’inevitabile, cessazione dell’attività.
A questo punto ti starai chiedendo ma allora la consulenza aziendale può davvero aiutare a risolvere questi problemi?
La risposta è si, ma come già scritto non possiedono la bacchetta magica, i consulenti aziendali ti aiuteranno ad identificare le problematiche, proporranno le soluzioni migliori ma starà sempre al titolare/ imprenditore/ manager responsabile decidere se applicarle in toto o solo in parte, ma, cosa più importante, ti insegneranno come affrontare i problemi se dovessero ripresentarsi.
Comunque la pensi un consulente aziendale può diventare un importante valore aggiunto per la tua azienda, non attendere ancora contattalo o meglio…. contattami…